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Parroco |
don Michelangelo Franchino |
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Diacono |
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Orario Conf |
essioni |
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Parroco: don Michelangelo Franchino
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La Chiesa del Santissimo Salvatore di Caltagirone – Storia, Arte e Spiritualità
La Chiesa del Santissimo Salvatore a Caltagirone è uno dei monumenti più rappresentativi dell’arte barocca siciliana. La sua storia affonda le radici nel periodo aragonese e spagnolo, quando, nel 1457 , le monache benedettine si trasferirono da un precedente monastero presso la chiesa della Madonna della Stella al complesso che oggi ospita il tempio principale.
Situata lungo via Santissimo Salvore , la chiesa si affaccia su Largo Santissimo Salvatore , una piazza storica che prende nome anche dalla vicina chiesa di San Domenico , sul lato opposto.
Il complesso fu completamente ricostruito dopo il devastante terremoto del Val di Noto del 1693 . Si ritiene che il progetto sia stato affidato all’architetto locale don Nicolò Commendatore , figura centrale nella rinascita urbanistica e artistica di Caltagirone.
🏛️ Architettura esterna: un capolavoro barocco
La facciata della chiesa si distingue per l’eleganza e la ricchezza decorativa tipica del barocco siciliano. Il prospetto è suddiviso in ordini sovrapposti, con un nucleo centrale che corrisponde al tamburo ottagonale e alla cupola .
- Al piano inferiore, due spioventi laterali incorniciano portali minori e finestre dotate di grate.
- Il grande portale barocco , impreziosito da motivi a foglia d’acanto, è sormontato da un timpano con volute e dallo stemma dell’Ordine Benedettino.
- La loggia centrale è protetta da una balaustra in pietra con colonnine panciute e grata in ferro battuto.
- Un terzo ordine presenta cinque aperture ad arco, traforature e balaustre che definiscono le campane frontali.
- A coronamento, un frontone triangolare con stele e croce in ferro battuto conclude la prospettiva architettonica.
🕯️ Interno: devozione e arte sacra
L’interno della chiesa è a pianta ottagonale , con un’unica navata arricchita da un apparato decorativo in stucco e marmi pregiati. I tre altari principali sono opera degli scultori catanesi Giovanni, Ignazio e Carlo Marino .
Tra gli elementi distintivi vi sono le tribunette delle monache , posizionate lungo le pareti e separate dalle funzioni grazie a fitte grate in legno intagliato (1794), in ossequio alla clausura religiosa.
Cappella di San Benedetto
Nell’emiciclo destro si trova la cappella dedicata a San Benedetto da Norcia , ornata da colonne ioniche e capitelli corinzi. Nella nicchia centrale è esposta una statua del santo con l’epigrafe:
"... Dei Benedictus omnium justorum spiritus plenus fuit."
Affiancano la statua dipinti che raffigurano personaggi illustri dell’Ordine Benedettino.
Cappella della Madonna di Monserrato
Nel braccio sinistro dell’emiciclo si trova la cappella della Madonna di Monserrato , con un analogo schema architettonico a colonne ioniche e timpani spezzati. L’immagine sacra è una statua in marmo realizzata da Antonello Gagini nel 1532 .
🌟 Il Mausoleo di Don Luigi Sturzo
Un elemento di particolare rilevanza storica e spirituale è il Mausoleo di Don Luigi Sturzo , fondatore del Partito Popolare Italiano. Qui, il 19 maggio 1894 , celebrò la sua prima messa e qui, nel 1962 , furono poste le sue spoglie mortali.
Il mausoleo fu realizzato per volontà del Governo italiano su progetto dell’architetto Ugo Tarchi . Le sculture sono opera dello scultore Francesco Nagni .
- Il sarcofago in marmo giallo di Siena reca una sobria effige dello statista dormiente.
- Sulla fronte del sarcofago sono rappresentate le allegorie della Religione, Patria, Libertà e Popolo , valori centrali del pensiero di Don Sturzo.
- Nella parete di fondo troneggia la Vergine Assunta , circondata da sei angeli simbolici: Musica, Letteratura, Verità, Fede, Giustizia e Carità .
🖼️ Opere artistiche e reperti sacri
All’interno del tempio e nell’Episcopio della Curia di Caltagirone sono conservate numerose opere d’arte:
- 1731 : Pisside in argento sbalzato di Francesco Martinez (Messina)
- 1736 : Brocca in argento cesellato di Pasquale Cipolla (Palermo)
- 1747 : Mitra episcopale in argento
- 1752–1755 : Calici in argento dorato di argentieri palermitani
- 1797 : Ostensorio raggiato di bottega palermitana
- 1532 : Statua della Madonna di Monserrato di Antonello Gagini
- XVIII secolo : Coro ligneo delle monache e teca lignea con statua in cera di Santa Gaudenzia
Alcuni arredi e ex voto sono attualmente oggetto di restauro.
⛪ Il Monastero Benedettino
Il Monastero del Santissimo Salvatore , sotto il titolo di San Benedetto , ha subito varie trasformazioni nel tempo. Nel 1932 , parte delle strutture fu ceduta al Comune per essere destinata all'Opera Nazionale Balilla , segnando una significativa svolta nella destinazione d’uso dell’antico complesso.